28 settembre 2007

Una strana brutta storia

Pensavo che una volta tornato a Chicago sarei riuscito, almeno per qualche tempo, a tenermi lontano da quello strano mondo in qui ero entrato, ma a quanto pare non è possibile... neanche il tempo di disfare i bagagli che Justin ed io veniamo contattati perchè ormai è giunto il momento di unirsi ad una tribù. Non ho ben chiaro cosa significhi, ma il tono non dava spazio a repliche, ci siamo recati nel luogo stabilito; non siamo soli, ci sono altri "cuccioli", gli anziani ci spiegano le filosofie alla base delle varie tribù; io scelgo di unirmi alle Ombre Ossute soprattutto per la loro enfasi sulla ricerca spirutuale, anche se so che probabilmente non troverò le risposte che cerco. Dopo aver effettuato questa scelta gli anziani ci assegnano un territorio di confine nei pressi di Moth park e ci avvisano che dobbiamo trovarci uno spirito che ci faccia da guida: il come e il cosa è lasciato a noi. Io e Justin decidiamo che il vecchio albero di Moth park potrebbe accettare in fondo lo abbiamo liberato da quella presenza malefica, purtroppo quello spirito non pare essere molto loquace ma capiamo che vuole che ci occupiamo della statua di Alice, cosa che avevamo già in mente di fare. Per prima cosa inizio a compiere ricerche sulla statua e sulla leggenda che vi è dietro, ma le conosceze umane non sono sufficienti cosi cerco di mettermi in contato con alcuni membri del Popolo degli Indiani nativi, non ho ottenuto molto, ma sembra che potrebbe esserci di mezzo l'operato di un mago. La discussione viene interrotta da un ululato di caccia che non conoscevo provenire dal nostro territorio così inizio a correre e quando raggiungo il suono sono nei pressi della statua Justin è già lì e sta combattendo non c'è molto tempo per pensare, quei due sembrano dei "Puri" e il terzo sembra essere il loro obbiettivo: un ragazzo appena mutato. Dopo un furioso combattimento riusciamo ad avere la meglio e approfittiamo dell'occasione per distruggere la statua torniamo a casa portandoci dietro il ragazzo e una delle armi dei puri che però non sembra essere un feticcio così decidiamo di mostrarla a Lucas e ai suoi compagni Maghi che non ne sanno molto, ma i simboli che reca sono simili a quelli che compaiono sulla foto del professor Cook. Così decidiamo di investigare.

25 settembre 2007

Atlantide?

Devo dire che quasi mi stavo abituando alla ritrovata "tranquillità" quotidiana dopo tutto il casino che ha visto me, Justin e Don Aloisi... aprire gli occhi.

Gli ultimi giorni però ci hanno nuovamente visti impegnati nel tentare di riconoscere ed affrontare una nuova, non ben precisata minaccia.
Tutto è iniziato con la statua di Alice a Moth Park (ma guarda un pò eh?!) diventata meta di pellegrinaggio di centinaia di persone il giorno che questa ha iniziato a piangere e ad esaudire i desideri di quelli che si recano a pregare ai suoi piedi.
La Cabala ha analizzato la statua e la zona intorno ad essa e ci siamo ben presto resi conto che vi sono anomalie: gli spettri, ad esempio, non sono presenti nei pressi della statua e quelli che ci sono, ad una certa distanza, sembrano quasi essere in lenta dissolvenza, come se venissero consumati... come se la loro energia fosse sfruttata dalla statua per esaudire i desideri dei pellegrini. Supposizioni, ovviamente.
La situazione si è però aggravata quando i supplicanti hanno iniziato a portare doni alla statua, che si sono presto trasformati in sacrifici... prima animali, poi umani.

Un altro fatto ci ha messi in allarme: la morte di un noto professore di Storia, tal Wolfang Cook. Appunti provenienti dal suo diario ci danno modo di pensare che lo studioso avesse scoperto qualcosa a proposito di Atlantide, mito per gli uomini, storia per i Maghi.

Abbiamo deciso di agire su entrambi i fronti: distruggere la statua prima che qualcosa di ancora peggio possa succedere e visitare la casa del professore.
Andrò personalmente alla veglia funbre dell'uomo e vedremo cosa succederà.

02 settembre 2007

Appunti

Atlantide non è distante, lo sento.

Gli appunti di Adama non sbagliano quaggiù c’è qualcosa di davvero formidabile… sembra… non ci credo… un principio di… Magia?

E dire che tutto è cominciato così, quasi per caso. Una piccola targa, perduta nei meandri di un rigattiere, dimenticata lì da chissà quanto tempo. Un nome, una data, un riferimento… tutto molto casuale, trascurabile. Eppure quella targa mi attirò subito, la sentivo magnetica come un frammento di ferrite.

E a casa la scoperta… splendeva, nel buio. Ed era diversa, quando splendeva, diceva qualcosa in più.

Mi ci sono voluti sei mesi per decifrare quelle minute iscrizioni. Altri otto per studiare i riferimenti, ricostruire la storia e visitare i luoghi. Peccato che ora Chin Creek non esista più… è solo un sobborgo urbano, un quartiere come tanti. Eppure tutto inizio lì, dopo millenni d’oblio. Risvegliarono la terra, almeno credo, fecero qualcosa di straordinario… qualcosa che solo gli atlantidei potevano pensare. O peggio, non saprei. Ma la zona è in quiete da molto, molto tempo…

Quattro mesi, quindi per inseguire una flebile traccia, attraverso mezzo continente. Sembrava quasi che gli indizi fossero stati nascosti, volontariamente… chissà da chi. Eppure… oggi penso di esserci.

Ho incrociato le direzioni, ho sovrapposto le mappe… ho capito… finalmente.

I segreti del tempio perduto degli atlantidei saranno finalmente miei.

Johan “Redfellow” Malohan aveva ragione, la roccia sotto il primo strato è dura come acciaio. Sento che ci sono vicino. Ora torno a scavare, manca poco.

La prossima pagina dirà di ciò che ho scoperto, sarà la più importante per la storia dell’umanità, me lo sento.

Frammento del diario del professor Wolfang Cook,
ritrovato alcune miglia fuori Cheboyang,
sulla costa del lago Michigan.



Il Professor Cook dell’Università di Chicago, noto studioso di antichità indiane, è stato ritrovato cadavere presso Rogers City: alcuni pescatori l’hanno rinvenuto in spiaggia, all’alba, in condizioni di decomposizione avanzata. Secondo le autorità, è rimasto a lungo presso uno specchio d’acqua e deve essere stato più volte assalito dai pesci.
Il professore era scomparso da tre settimane, durante una delle sue ricerche: è plausibile che sia caduto in acqua da una delle alture della zona e sia deceduto di conseguenza.
Il cadavere è stato riportato a Chicago, dove si svolgeranno le onoranze funebri, prima della cremazione delle spoglie.

Notizia d'agenzia, 05/03/2004.