26 settembre 2006

Grazie a Dio c'e un errore

Era un sabato mattina qualunque, come tutte le settimane stavo nel confessionale a disposizione di chi avesse bisogno di conforto spirituale . Verso le nove e mezza mi vengono a cercare, è arrivato il carico di carne per la mensa per i poveri, c'e bisogno di altro denaro per pagare la consegna , maledizione non basta mai, recupero il portafoglio ed esco nel cortile pago la consegna e do una mano a scaricare, per quanto il mio dovermi affidare ad un bastone non aiuti . Stavo posando una delle casse quando uno schianto improvviso mi obbliga a voltarmi, la scena che mi si para davanti è agghiacciante. Uno dei volontari aveva lasciato cadere una cassa che si era aperta nell'urto e al suo interno quelli che sembravano essere resti umani, in pochi secondi fu il caos alcune persone svennero altre urlarono, fortunatamente mantenni il sangue freddo e chiamai immediatamente la polizia e chiusi il cancello. In pochi minuti la polizia era sul luogo , iniziarono a fare domande ai presenti, in seguito giunsero anche la scientifica e il medico legale dopo una breve ispezione uno deli agenti si accorse che la cassa contenente il corpo non era destinano alla mensa, ma al macero. Allora tirai un sospiro di sollievo questo mi toglieva dalle spalle un gran peso, in quanto avevo gia iniziato a pensare a chissa quali complotti contro la chiesa o me, cosa volete farci sono di origine italiana e una forte tendenza al melodramma è genetica. Una volta che la polizia se ne fu andata passai il pomeriggio con uno strano personaggio con qui discutevo abitualmente di come la cultura e la religione cristiana abbiano influenzato le culture autoctone, dopo di che ricevetti una telefonata dall'ufficio del procuratore che mi informava che avrebbero mandato qualcuno per incontrarmi il giorno seguente, purtroppo ciò che aveva da dirmi non era incoraggiante la mensa doveva essere chiusa per dei controlli dell'ufficio d'igiene, in seguito telefonai in curia per avere la consulenza di un avvocato per un eventuale ricorso contro il provvedimento, l'incaricato sarebbe arrivato nel pomeriggio .
Questa non sarebbe stata una settimana facile da superare...

Help Me

L'autopsia di una bella ragazza di 24 anni è sempre una cosa triste, ma quando scopri che si tratta di una studentessa di giorno, squillo di notte, picchiata a sangue, violentata, morta per overdose da coca e nel cui stomaco c’è di tutto tranne che i resti della cena, la tristezza diventa disgusto per la città e l’epoca in cui vivo, ma d’altra parte la situazione è un po’ la stessa da tutte le parti.
Questa è la mia giornata tipo all’ospedale, dopo un turno di 12/14 ore farcite di caffè, cadaveri e sigarette. Sabato mattina, finalmente rientro a casa a dormire finche posso. Posta: quello stronzo del padrone di casa mi concede 2 settimane per fare le valigie ed andarmene, neanche il tempo di portare fuori il cane, per evitare che me la faccia sul tappeto, ed ecco quel fottuto cellulare che squilla: è il capo. Pare che per me il turno non sia ancora finito: hanno trovato resti umani tra il cibo destinato alla mensa della chiesa per i poveri; la cosa quasi mi fa sorridere, per fortuna la chiesa di St.Paul è vicino a casa mia, in una mezzora me la dovrei cavare.
Certo che se ne succedono di cose strane a Chicago: un uomo, un marines a giudicare dal tatuaggio sul braccio, fatto a pezzi ed essiccato quasi a sembrare una mummia egizia, mescolato tra la carne destinata alle pance vuote dei senzatetto… se la devono passare davvero male se si sono ridotti a dare questo ai barboni… a parte gli scherzi, per ora questo soldato non mi ha ancora detto molto di se, lo faccio impacchettare e spedire all’ospedale, me ne occuperò domani, tanto avrà fatto uno sgarro a qualche mafioso, intanto i ragazzi della scientifica hanno del materiale su cui lavorare.
A casa finalmente: tocco letto ed in un attimo sto già dormendo. Fuori piove di brutto e nel dormiveglia, non so, credo di sognare; una scritta compare sul vetro della mia finestra: HELP ME. La sera esco con Katie, cena, cinema, sesso. Combinazione, il giorno dopo deve incontrare il prete di St.Paul, per evitare che l’ufficio d’igiene gli faccia passare casini, così alle 7.00 a.m. si alza e sgattaiola via dal mio appartamento. Mi alzo un paio d’ore dopo e mi faccio una doccia, uno strano rumore, forse Katie è rientrata. Esco dalla doccia ed ancora una volta, quella scritta compare sulla condensa dello specchio: HELP ME.

20 settembre 2006

Preludio: primi giorni d'autunno


Gli alberi di Moth Park ondeggiano nel primo vento d’autunno; le foglie danzano nell’aria per qualche secondo, restando attorno agli alberi, prima di volare via, disperdendosi nella periferia di Chicago, verso nord e verso il lago. Gruppi di bambini in bicicletta percorrono i viali, sfrecciando tra gli impiegati con la loro borsa o gli uomini d’affari presi al cellulare; qua e là gli ultimi salutisti dell’estate impegnati nel footing dopo il lavoro, poco distanti dalle famiglie di ritorno da scuola, dal calcio, dal baseball…
L’aria è quella pungente dei primi giorni d’autunno, con poche nuvole a macchiare un cielo ancora azzurro, con una luna diafana nella forte luce del pomeriggio, appena visibile sopra i grattacieli della città.
Le persone sono sempre le stesse, quelle di una periferia metropolitana troppo distante dal centro per essere davvero Chicago, ma troppo vicina e legata al cuore della metropoli per appartenere a qualche altra circoscrizione. Indaffarate, affrettate nel passo, in carriera; la sera al ritorno lente, più posate e senza un vero orario.
Tranquille, perché sanno tutto delle loro vite, di ciò che vedono ogni giorno.
Ignoranti di quanto è a un passo da loro, pur non preoccupandosene.Un errore, talvolta fatale.


Don Aloisi predica ogni domenica, il giorno del Signore, dall’altare di St. Paul, l’ottocentesca chiesa di paese della periferia di Chicago, ammonendo i suoi parrocchiani e guidandoli secondo i precetti della Chiesa Romana.
Un parroco, cattolico, italiano, nel cuore del lato duro della Windy City.
Un parroco colto, educato nel Seminario Arcivescovile di Genova, preparato nelle sale del Vaticano a ritornare nella terra che i suoi nonni avevano scelto come nuova casa… una nuova casa lontana da essere un paradiso, come veniva dipinto.
Ma meglio che niente, vero J.J.?

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Lucas Gamble rientra ogni mattina dispari, qualunque sia il tempo, con la sua borsa marrone sottobraccio, il Tribune in una mano e colossale caffè nell’altra, diretto a casa dopo una notte di lavoro.
Lavoro duro, quello dell’anatomo-patologo presso il West College Hospital: in Tv vedi tutta ‘sta gente fare la fica, attrezzature all’avanguardia, peli che ricostruiscono casi interi… DNA da tutte le parti…
Un vero medico legale passa più ore sulle carte dei rapporti e sui testi che in sala ad affettare clienti.
Già, clienti, Lucas, li chiami proprio così, non è vero? Lunghi i discorsi nelle lunghe notti, inverno, autunno, primavera ed estate. Tu parli e loro rispondono… pensa se accadesse davvero... uno di questi giorni…

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Justin Coleman tiene una scatola di attrezzi sempre con se, attrezzi molto speciali. e la mascherina, sembra uscito da un telefilm, mentre spazzola campioni, raccoglie impronte e analizza proiettili e gocce di sangue.
E' un detective della scientifica di Chicago, 13° distretto, un postaccio ai margini del grande centro. Indaga, analizza e torna a casa, buttandosi in letture a tema o in vecchio fantasy d'annata: un tipo un po' solitario, molto analitico, anche troppo scientifico.
Con una grande rabbia dentro, qualcosa di sopito e primordiale, che emerge in certe notti, oppure nel bel mezzo della folla, in metropolitana, e che solo la razionalità di un fisico sa tenere a bada.




19 settembre 2006

Chicago


Chicago (soprannominata Second City e Windy City, città del vento), contando 2.896.016 abitanti, è la più grande città dell'Illinois, nonché la terza per popolazione di tutti gli Stati Uniti, dopo New York e Los Angeles. È, comunque, la più grande città dell'entroterra statunitense ed è considerata la più americana delle grandi metropoli degli USA. La sua area metropolitana (detta Chicagoland) arriva a oltre 9 milioni di persone felicemente distribuiti in un'ampia area pianureggiante. È situata lungo le rive del lago Michigan.
Trasformatasi da piccola città di frontiera nel 1833 (con circa 350 abitanti) a una delle città più grandi del mondo, Chicago è stata definita come una delle 10 città più influenti al mondo. Oggi è una città multietnica, nonché un importante centro finanziario e industriale e uno dei maggiori centri fieristico/espositivi mondiali.
Il centro città (Downtown o Loop) è dominato da imponenti grattacieli che arrivano anche ai 108 piani (per un'altezza di 442m) della Sears Tower. Questa tipologia architettonica è nata proprio a Chicago che, se da tempo ha dovuto perdere il primato di città con più grattacieli nel paese a favore di New York, vanta ancora oggi il grattacielo più alto d'America, la Sears Tower e tre grattacieli nella classifica dei primi 15 al mondo. La città si estende per oltre 50 km sul Lago Michigan da Nord a Sud.
Chicago è la città con il maggior numero di ponti mobili al mondo (attualmente 45) ed uno dei punti di riferimento mondiali per il jazz.

15 settembre 2006

Presentazioni

Questo è un blog di Cronaca, una trasposizione delle Narrazioni serali e delle tristi avventure di un gruppo di persone, persone comuni, immerse in un Mondo di Tenebra.
Queste pagine vedranno raccogliersi pensieri, paure, timori e orrori della loro vita, a fianco delle impressioni dei giocatori, coloro che stanno dietro queste figure immeginarie... e coloro che davvero vivono.

Solo sopravvivere sarà già un'impresa titanica, un'epica narrazione. Pensiamo tutti di trascorrere i nostri giorni in un mondo tranquillo, conosciuto, i cui misteri occulti sono soltanto impressioni errate, scoperte ancora celate: per questa gente non è più così.
Le nostre leggende metropolitane sono immagini distorte della Verità, frammenti di cosa si cela dietro un sottile velo, le nostre paure infantili assumono una tangibilità... eccessivamente pericolosa per chi si avventura in questi meandri. Creature misteriose e distanti trascorrono le loro giornate ad un passo di distanza, vedendo i comuni umani come prede, fastidi... o noiosi giocattoli.
Noi non ce ne accorgiamo.
Chi vivrà questa Cronaca assiterà alla caduta di questo velo: oltrepasserà la comune sapienza e conoscenza, scoprendo cosa si nasconde nell'angolo buio vicino al pronto soccorso e comprenderà il significato, orribile e depravato, delle movenze di quello strano barbone nel vicolo.
Il mondo non apparirà più come quello d'un tempo ma ogni notte sembrerà popolata da mostri alati e creature inverosimili, mentre antichi segreti, che l'umanità stessa ha rifiutato e dimenticato, prenderanno nuova forma...
...in questo Mondo di Tenebra.

L'inizio


Pioggia.
La metro sfiora i palazzi del quartiere e cade giù, lungo il fiume.
L'hanno invertito, qualche tempo fa, non ricordo neppure quando.
Ora scorre al contrario.
Io non scorro più... non del tutto, perlomeno. Non voglio.
Potrei, ma non voglio: è tutta una questione di volontà, ho scoperto in seguito. Una volontà che ha un nome, anche se non lo voglio pronunciare. Una volontà più forte della mia.
Era una promessa di libertà, di non-scorrere... di ritorni... ora è una gabbia, una prigione.
Un terribile orrore che si ripete, ogni giorno, ogni volta che devo!
Eppure devo!
Maledizione.
La pioggia... non sembra male, fa scorrere il fiume, un fiume che scorre come il sangue.
Io non scorro, non scorro più da un bel pezzo.

E' un Mondo di Tenebra, un'oscuro susseguirsi di terrori, misteri, complotti... creature irreali... irreali solo quanto possono esserlo le paure che coviamo in noi.
Sono vere, dite? Forse si: le possiamo sentire la notte, quando andiamo a riposare e loro sono lì che attendono, un solo passo falso e potranno prenderci. Ci aspettano all'uscita del metrò, dietro un angolo scuro che non avevamo mai notato. Covano rancore tra i derelitti della nostra società e tra quanti si sentono abbandonati.. e lo sono davvero.
Ci chiamano, ma noi, sordi, volgiamo altrove l'attenzione: questa è la realtà.
Ma noi scenderemo in un altro luogo, un vero Mondo di Tenebra, un luogo dove tutto questo è realtà tanto quanto lo siamo voi ed io... forse un po' di più...