08 novembre 2007

A caccia di morti

E' evidente, abbiamo pestato i piedi a qualcuno.
Di punto in bianco ci siamo ritrovati braccati e feriti, Filo d'acciaio (Rachel) e Marta sono scomparse.
Ho la vista annebbiata da una sensazione bruciante che mi parte dal petto.
Io e Spettro che Striscia (Padre Aloisi) ci dividiamo e partiamo alla ricerca delle nostre compagne, Maria è scampata per miracolo ed è riuscita a raggiungere il Locus.
La mia ricerca non dà buoni frutti, vengo a scoprire che Rachel è stata aggredita presso la sua abitazione, ma ha fatto perdere le sua tracce così come i suoi assalitori. Grazie al mio olfatto riesco a seguire l'odore di Rachel fino alle fogne dove però poi scompare nel nulla.
Fantastico.
A parte il suo ne riesco a distinguere un secondo famigliare, quello di Ringhio Metallico, il nostro "mentore" dopo la nostra prima muta, probabilmente sono insieme.
Ma dove?
L'Ombra è la mia unica ipotesi, visto che il cellulare di Filo d'Acciaio non da nessun segno di vita, ma se è con Ringhio Metallico è al sicuro, ne sono certo, è solo questione di aspettare.
Già aspettare... peccato che io non abbia più la pazienza di una volta.
Controvoglia prendo in mano il cellulare per avvertire Lucas della situazione e prendo la via del rifugio.

Al mio arrivo in prossimità del Locus, odori tutt'altro che rassicuranto giungono alle mie narici.
Odore di morte, molto diverso da quello che di tanto in tanto sento su Lucas, che ho imparato a classificare con un unica parola: Vampiri.
Comincio a muovermi nel modo più furtivo possibile in forma Urhan alla ricerca dell'origine di quella che sarebbe stata la mia nuova caccia notturna, non ci metto molto a scovare l'intruso, ma l'arrivo inatteso di una creatura alata; la mia fantasia da subito nome a quella cosa, al contrario della mia mente razionale ancorata ormai non so bene a cosa.
Gargoyle, che diavolo ci fa qui un gargoyle?
Per fortuna il mio istinto è più lesto della mia mente stupita e quasi senza accorgermene rimango immobile mentre il Dono della furitività mi avvolge nascondendomi ai loro occhi. Attendo nell'ombra, mentre i due mi passano ad un palmo dal naso senza accorgersi di me, il gargoyle non trovando nulla riapre le possenti ali e sia allontana lasciando il vampiro da solo, ottimo.
Aspetto ancora e quando valuto che sia il momento esco dalla mia sovrannaturale invisibilità per saltargli addosso emettendo solo un appena impercettibile fruscio, peccato che quell'appena è stato sufficiente a farlo voltare verso di me.
Devo fare in fretta, l'altro potrebbe tornare, così lascio che la furia si impadronisca di me manifestandosi nella forma Gauru.
Quello che rimarrà dopo del Vampiro e del Gargoyle saranno solo brandelli da sacrificare al Totem.