24 aprile 2007

Conseguenze

Karlův most è illuminato solo dai lampioni di Staré Město, mentre una pioggia leggera e fastidiosa si abbatte su tutti i passanti.
C'è come un piccolo blackout.
Ma le luci di Pražský hrad illuminano la notte, oltre il ponte, fungendo da guida per i viaggiatori. Sono anche più forti, più nitide... più numerose...
Un fuoco sale veros il cielo, schiarendo le nubi, come un lampo di festa.

"Le prove sono cominciate".
Alexis si volta verso di me e mi osserva, lo sguardo fisso, le mani appoggiate sulla ringhiera umida del balcone sulla Vltava.
"Lo spettacolo sta per cominciare...". Annuisco, mentre la barba bagnata dalle gocce d'acqua ondeggia nel vento gelido dell'inverno. Sulle rive del fiume c'è già il ghiaccio.
"Pensi che questa volta possa farcela? Xerses ci sarà? Il Primo lo aspetta da tanto tempo..."
Povera giovane fanciulla, timorosa, poco esperta di queste cose.
La mia risata è come un coltello di ghiaccio nella notte della città.
"Certo che verrà, come potrebbe fare altrimenti?".
E' un piano perfetto, mi dico, un piano eccezionale. Non può fallire.

Poco più in là, quella notte stessa.

Grezzo annusava l'aria, acquattato sulle gambe sopra ad un tombino di Staré Město, uno di quei vecchi tombini di ferro che porta chissà dove, nelle viscere della città, dove solo topi e creature mostruose possono muoversi.
"Dovremmo scendere, lo sai?".
L'alpha non prendeva mai bene i consigli degli altri, soprattutto quando il branco era in caccia. Ma Ossa Ritorte aveva ragione.
Grezzo annuì, poi infilò le dita nella maniglia del tombino e lo sollevò, con la facilità di un bambino che stappa il tubetto di caramelle. Il pezzo di acciaio, ornato in stile liberty, volò cinque metri più in là.
"Lo spettacolo sarà la sotto, ma non so se dovremmo scendere davvero. Dopotutto... non è il nostro territorio".
Grezzo fulminò l'altro lupo con lo sguardo, l'avrebbe spezzato: due osservazioni in mezzo alla battuta, stavano esagerando. Mobile, poi, era sempre troppo prudente quando non aveva il vantaggio del terreno.
"Andremo - la voce cavernosa dell'alpha risuono sul silenzio delle strade deserte e bagnate - andremo e li cacceremo"!
Il branco scese, ad un gesto di Grezzo.
Poi silenzio, sino ad un urlo, di rabbia, dolore e guerra.
Poi nulla.