23 febbraio 2007

Convocazioni

Una lezione facile da imparare nel Mondo di Tenebra è che tutti gli eventi sono collegati da un solo filo: può essere quello rosso del sangue, che scorre attorno alle singole esistenze, le intreccia e le disunisce nuovamente; può essere quello scuro come la terra della lotta, che assaggi quando sei sconfitto e scacciato e da cui riparti per la rivincita; oppure quello azzurro come la tua fantasia, che piega la realtà al tuo volere e costringe la materia al tuo servizio. Questi fili sono nostri come di coloro che ci circondano, anzi, molto spesso sono i nostri rivali a saperli manovrare con maggior abilità: intessere questo arazzo è forse l'arte più elevata, perchè permette di dirimere le vite che incrociamo e che ci attraversano. Tutti possono accedere a quest'arte, con diverse modalità ma, spesso, identici, drammatici risultati. A noi la scelta di come agire in queste tenebre fitte e umide: tornare nel comodo giaciglio d'ignoranza o avanzare per fendere le tenebre e metter chiarezza almeno su noi stessi?

La vita non è semplice ne casuale: Lucas Gamble aveva intuito che nessuna coincidenza avrebbe potuto portare tre persone, partecipi di strani eventi negli ultimi mesi, sino alla distante Italia negli stessi giorni.

Due convegni, un processo.
Tutto nel raggio di 300 km, in un distante continente.
Questo caso non aveva alcun senso, era ovvio.
Don Aloisi ha, invece, impiegato diversi giorni a Torino prima di apprendere che la torr dei suoi sogni era il simbolo di quella città piovosa e nebbiosa, tanto differente dalla ventosa Chicago da non parergli neppure umana, anche se così vicina a casa e così piena dei suoni della sua infanzia, quella lingua aggraziata e antica che parlavano soprattutto i suoi nonni.
Justin Coleman era partito su uno scomodo aereo dell'esercito, aveva attraversato l'oceano come un normale riservista ed era sceso in una tomba paleocristiana (paleo-che?) ignorando che la creatura al suo fianco avesse un folto pelo e lunghi artigli: dopotutto era un semplice sergente dell'esercito, un uomo tutto d'un pezzo.
E l'avventura era appena iniziata... potevano avvertirlo tutti e tre nell'aria, come una sottile vibrazione tra le polveri dello smog e il tanfo del fiume, un rimando continuo a nuove vie, a strade ancora non percorse e segreti inviolati.
Un ennesimo mistero in un mondo che credevano totalmente diverso.