12 ottobre 2006

La Croce e la Pistola

In questo mondo non si finisce mai di stupirsi e d'imparare. Una fortuna probabilmente poichè è grazie allo stupore del fenomeno e alla voglia d'imparare che l'uomo si è evoluto, che poi il risultato dell'evoluzione non sia dei migliori è un'altro discorso.
Questi pensieri mi balenano nella mente quando ho appena finito di leggere il rapporto del medico legale Gamble su questa ragazza di nome Caroline Bennet, brutta morte, senza considerare questi oggettini che le sono rimasti "accidentalmente" nello stomaco.
Guardo per qualche attimo una croce d'oro e una piccola chiavetta accuratamente imbustati, li avrà ingoiati di sua spontanea volontà oppure sarà stata costretta?
O ancora... li avrà buttati giù quando era già morta?
Il gascromatografo risolverà qualche quesito, ma prima meglio cominciare da qualcosa di più semplice, la pistola trovata indosso alla vittima, di piccolo calibro tipicamente femminile; ciò che però non è tipico sono i proiettili che trovo all'interno del tamburo: un metallo brillante e oltrequalmodo... argentato.
Ecco le prime vittime designate. Raccolgo un piccola quantità di materiale dal bossolo e metto in azione il gascromatografo. Dopo una mezz'ora escono i risultati che mi danno conferma della composizione in argento, ma l'approssimazione del risultato non è sufficiente per un prova legale.
Argento? A cosa possono servire dei proiettili d'argento?
Riprovo ottenendo però lo stesso risultato, forse avrò tarato male la macchina così decido di lasciar perdere i proiettili ed esamino la pistola che si rivela esser totalmente intonsa. Probabilmente non ha mai sparato da quando è stata comprata, ossia da qualche anno vista la data di registrazione dell'arma.
Passo poi al primo sacchettino, la croce, che mostra chiaramente la sua brillantezza dorata ma anche la sua singolarità, ossia un cerchio dorato costruito intorno all'intersezione e una figura umana che non pare la solita rappresentazione di Cristo. Indosso gli occhiali e scopro esserci dell'altro: delle lettere.

C. S. P. B.
C. S. S. M. L.
N. D. S. M. D.
V. R. S.
N. S. M. V.
S. M. Q. L.I.V. B.
Che abbiano un senso?
La chiave pare prestarsi molto di più a rivelare la sua natura attraverso la macchina: in ottone e dagli additivi rilevati posso risalire alla casa costruttrice, lo stato di erosione si rivela minimo di conseguenza è stata per poco tempo in mezzo ai succhi gastrici appena sarà stabilita l'ora della morte saprò se prima o dopo. Dalle analisi della croce emerge che è d'oro e quindi per niente intaccata dagli acidi, ma nulla più.
Ho ancora mezz'ora prima della fine del turno e ritento con il bossolo, non voglio avere dubbi e stavolta l'esito è positivo in tutto e per tutto: è argento.
Ma che diavolo ci faceva una squillo con una chiave e una croce in pancia ed una pistola con proiettili d'argento fabbricati in casa?
L'unica risposta che riuscii a darmi era degna dei più famosi clichè Horror di cinema e letteratura; scossi il capo con un sospiro e presi la mia giacca, quel bizzarro turno di notte era finito.
Evoluzione? Risultato discutibile