18 ottobre 2007

Respiro

La mia vita è cambiata.
Inesorabilmente.
Inequivocabilmente.
E indietro non posso tornare.
Mi manca l'aria ogni volta che succede, il mio corpo cambia forma e l'aria si comprime nei miei polmoni che si stringono e si dilatano.
Sono un amante passionale, prendo oltremodo a cuore ciò che mi succede intorno, il mio sentire e la mia sensibilità va oltre l'immaginabile, Wilde forse potrebbe sapere che cosa significa passione sfrenata e l'abbandono in esse, ma c'è una differenza sostanziale tra me e lui: Oscar Wilde era un umano, io non lo sono.
Sono qualcosa di più, un essere con origini antiche come il mondo stesso, capace di percepire il più piccolo rumore, il più lieve odore, la più lieve sfumatura di colore come se fossi un animale dai sensi estremamente sviluppati, ma con il dono dell'intelligenza e quindi in grado di coglierne la bellezza, la purezza ed il significato intrinseco.
Sono "Il Predatore" e senza che nemmeno me ne accorgessi ho già sulle mie spalle una colpa che grava da secoli sulla mia razza: io sono un Uratha, un rinnegato, un lupo mannaro.
Mi manca il respiro.
Tutto ciò che sarà della mia vita da adesso in poi è l'inizio della mia vera vita e ha ben poca importanza se sarà a tinte scure e rosse, ho imparato che ci sono cose che vanno oltre la normale concezione di esistenza e io, con i miei compagni, il mio branco, siamo qui per un motivo e non ci tireremo indietro costi quel che costi.
I polmoni si stringono e poi si dilatano, sono cambiato nella forma, ma non nella sostanza il mio spirito predatore è sempre lo stesso e la caccia ha inizio, mentre finalmente prendo respiro e ululo alla Luna.